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Torri Garibaldi

Milano

Costruite dalle Ferrovie dello Stato tra il 1984 e il 1994, le Torri Garibaldi sono state oggetto di un sofisticato processo di riqualificazione con l’obiettivo di realizzare un modello di architettura ecosostenibile innovativo per il panorama italiano.

I due edifici di 23 piani si sono trasformati nelle prime green towers italiane, progettate secondo criteri ecosostenibili. Un attento restyling ha consentito la realizzazione di edifici a zero emissioni, con pannelli solari e fotovoltaici, ventilazione naturale, facciate interattive, serre bioclimatiche su ogni piano.

Le facciate principali brillano come diamanti alla luce del sole: è l’effetto della superficie con quattro diversi angoli di inclinazione, che ospita cellule a ventilazione interattiva per un elevato controllo del comfort climatico interno.

Tra le tante misure di ottimizzazione un ruolo fondamentale è giocato dall’efficienza del sistema di produzione dei fluidi termovettori per la climatizzazione. Il cuore dell’impianto è costituito da due unità termofrigorifere polivalenti “energy raiser” Climaveneta INTEGRA ERACS-WQ con scambio termico da fonte geotermica, ottimizzate per l’impiego di acqua di falda. L’integrazione della produzione del caldo e del freddo in un’unica centrale termofrigorifera si traduce anche in una notevole riduzione degli spazi tecnici e nella semplificazione della circuitazione idronica. Una razionalità impiantistica rispecchiata anche dal dimezzamento dell’impegno di manutenzione delle unità e dalla possibilità di un loro controllo più razionale.

L’eliminazione delle caldaie ha permesso di prevenire emissioni dirette di CO2 in atmosfera, evitando allo stesso tempo anche le operazioni di allacciamento alla rete gas, con ulteriori risparmi di tempi e costi a carico del cliente. Si è adottato inoltre un impianto fotovoltaico abbinato al rivestimento di facciata, una logica di riscaldamento passivo con l’ausilio di serre bioclimatiche e il recupero delle acque meteoriche per l’utilizzo nell’impianto sanitario e per l’irrigazione della aree a verde. 

Un così sistematico orientamento all’efficienza di tutte le scelte impiantistiche ha consentito di collocare l’edificio riqualificato in classe energetica “B” nella climatizzazione invernale, assicurando bassi costi di gestione in qualsiasi regime di funzionamento.

Costruite dalle Ferrovie dello Stato tra il 1984 e il 1994, le Torri Garibaldi sono state oggetto di un sofisticato processo di riqualificazione con l’obiettivo di realizzare un modello di architettura ecosostenibile innovativo per il panorama italiano.

I due edifici di 23 piani si sono trasformati nelle prime green towers italiane, progettate secondo criteri ecosostenibili. Un attento restyling ha consentito la realizzazione di edifici a zero emissioni, con pannelli solari e fotovoltaici, ventilazione naturale, facciate interattive, serre bioclimatiche su ogni piano.

Le facciate principali brillano come diamanti alla luce del sole: è l’effetto della superficie con quattro diversi angoli di inclinazione, che ospita cellule a ventilazione interattiva per un elevato controllo del comfort climatico interno.

Tra le tante misure di ottimizzazione un ruolo fondamentale è giocato dall’efficienza del sistema di produzione dei fluidi termovettori per la climatizzazione. Il cuore dell’impianto è costituito da due unità termofrigorifere polivalenti “energy raiser” Climaveneta INTEGRA ERACS-WQ con scambio termico da fonte geotermica, ottimizzate per l’impiego di acqua di falda. L’integrazione della produzione del caldo e del freddo in un’unica centrale termofrigorifera si traduce anche in una notevole riduzione degli spazi tecnici e nella semplificazione della circuitazione idronica. Una razionalità impiantistica rispecchiata anche dal dimezzamento dell’impegno di manutenzione delle unità e dalla possibilità di un loro controllo più razionale.

L’eliminazione delle caldaie ha permesso di prevenire emissioni dirette di CO2 in atmosfera, evitando allo stesso tempo anche le operazioni di allacciamento alla rete gas, con ulteriori risparmi di tempi e costi a carico del cliente. Si è adottato inoltre un impianto fotovoltaico abbinato al rivestimento di facciata, una logica di riscaldamento passivo con l’ausilio di serre bioclimatiche e il recupero delle acque meteoriche per l’utilizzo nell’impianto sanitario e per l’irrigazione della aree a verde. 

Un così sistematico orientamento all’efficienza di tutte le scelte impiantistiche ha consentito di collocare l’edificio riqualificato in classe energetica “B” nella climatizzazione invernale, assicurando bassi costi di gestione in qualsiasi regime di funzionamento.

cliente

Beni Stabili SIIQ S.p.a.

attività svolta

Project Management; Gestione gare d’appalto; Cost controller; Contract Management; Responsabile dei Lavori; Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.

superficie

51.000 mq

anno di completamento

2012

Costo 94 Mln

Maestranze* 160

Mesi Realizzazione 60

*Presenza massima giornaliera maestranze in cantiere