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Corte Belle Donne

Castelfranco Veneto (TV)

L’intervento, all’interno della cinta murata di Castelfranco Veneto, ha avuto l’obiettivo principale di ricomporre nel suo insieme il complesso architettonico, abbandonato e in parte crollato, recuperandolo all’uso abitativo unito alla naturale componente commerciale-terziaria dei piani terra affacciati sulle strade.

Si è voluto rispettare, per quanto possibile, l’assetto tipologico-architettonico interno dei manufatti, attribuendo agli alloggi una dimensione mediamente elevata, allo scopo di assecondare l’impianto proprio dei manufatti e di evitarne la forzosa suddivisione.
Le tecniche di intervento adottate hanno mirato a una conservazione materiale delle strutture e delle superfici antiche superstiti, per quanto possibile dato l’avanzato degrado.

Le parti di nuova realizzazione, che ricostruiscono e integrano le parti crollate dell’edificio antico, sono state realizzate con materiali e superfici affini a quelle perdute, per ricostruire l’unitarietà architettonica del complesso.

Le parti di nuova configurazione, in particolare il corpo destinato ad autorimessa, hanno adottato un linguaggio e materiali più marcatamente differenziati, quali acciaio Corten e legno.

Infine, il rapporto tra restauro architettonico e impiantistica è stato un tema affrontato adottando nuove tecnologie gestite attraverso la domotica, dando così un valore aggiunto al complesso.

L’intervento, all’interno della cinta murata di Castelfranco Veneto, ha avuto l’obiettivo principale di ricomporre nel suo insieme il complesso architettonico, abbandonato e in parte crollato, recuperandolo all’uso abitativo unito alla naturale componente commerciale-terziaria dei piani terra affacciati sulle strade.

Si è voluto rispettare, per quanto possibile, l’assetto tipologico-architettonico interno dei manufatti, attribuendo agli alloggi una dimensione mediamente elevata, allo scopo di assecondare l’impianto proprio dei manufatti e di evitarne la forzosa suddivisione.
Le tecniche di intervento adottate hanno mirato a una conservazione materiale delle strutture e delle superfici antiche superstiti, per quanto possibile dato l’avanzato degrado.

Le parti di nuova realizzazione, che ricostruiscono e integrano le parti crollate dell’edificio antico, sono state realizzate con materiali e superfici affini a quelle perdute, per ricostruire l’unitarietà architettonica del complesso.

Le parti di nuova configurazione, in particolare il corpo destinato ad autorimessa, hanno adottato un linguaggio e materiali più marcatamente differenziati, quali acciaio Corten e legno.

Infine, il rapporto tra restauro architettonico e impiantistica è stato un tema affrontato adottando nuove tecnologie gestite attraverso la domotica, dando così un valore aggiunto al complesso.

cliente

Quinta Strada S.r.l.

attività svolta

Progettazione architettonica preliminare, definitiva ed esecutiva; Project Management; Gestione gare di appalto; Direzione lavori; Construction Management; Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.

superficie

700 mq

anno di completamento

2014

Costo 7.5 Mln

Maestranze* 40

Mesi Realizzazione 34

*Presenza massima giornaliera maestranze in cantiere