Un unico modello condiviso per gestire progetti complessi. In estrema sintesi è questa la grande rivoluzione del metodo BIM, acronimo di Building Information Modeling. Una preziosa opportunità per il project management che guarda al futuro.
Negli ultimi due decenni si è assistito ad un’evoluzione tecnologica sempre più rapida e con essa anche il campo della progettazione e costruzione architettonica ha subito importanti cambiamenti: l’ultima grande rivoluzione è l’avvento del metodo del Building Information Modeling (BIM).
Trattandosi di un nuovo approccio basato su strumenti informatizzati di gestione dati, il BIM ha portato a numerosi miglioramenti non solo a livello di progettazione ma soprattutto nell’ambito del management. Il modello BIM, contenendo informazioni geometriche, caratteristiche fisiche ed energetiche, quantità, fasi, tempi e costi di lavoro, permette un controllo sempre più rigoroso e preciso dei vari aspetti semplificando in molti casi le valutazioni e le procedure di controllo sia in fase di progettazione sia durante la realizzazione e la vita dell’opera stessa.
Modelli federati, abachi, verifiche di interferenze, simulazioni energetiche, sismiche o di cantiere sono alcuni dei molti strumenti messi a disposizione dai differenti sistemi informatizzati BIM per poter gestire complessi progetti a partire da un unico modello condiviso riducendo notevolmente la presenza di complicazioni o problematiche durante l’intero processo di progettazione, realizzazione e manutenzione. Tali complicazioni o incongruenze sono dovute a problemi di compatibilità tra differenti formati, importazioni o esportazioni, complessità di interrogazione dei differenti modelli disciplinari o da problemi di comunicazione degli aggiornamenti dei singoli modelli disciplinari.
Il Project Management, con il supporto del metodo BIM, potrà portare di conseguenza a scenari sempre più strutturati ed efficienti per raggiungere nuovi ambiziosi orizzonti.